Cos’è?
La DIA, Denuncia Inizio Attività, è una procedura amministrativa che consente di avviare lavori edilizi presentando una dichiarazione preventiva al Comune. È stata largamente sostituita dalla SCIA, ma può essere ancora utilizzata per interventi di ristrutturazione importanti, come il recupero di sottotetti a fini abitativi o altre opere che non richiedono il permesso di costruire ma che vanno oltre la manutenzione ordinaria.
A cosa serve La DIA?
Permette di iniziare lavori di edilizia previa comunicazione al Comune e senza l’attesa di un’autorizzazione formale. Se dopo 30 giorni dalla presentazione della DIA il Comune non interviene con obiezioni, si possono considerare autorizzati i lavori. Serve per interventi di manutenzione straordinaria che non comportano modifiche sostanziali alla volumetria dell’edificio.
Quando viene utilizzata?
Viene utilizzata per lavori di ristrutturazione importanti, come la modifica di facciate o l’ampliamento di spazi interni. Può essere ancora impiegata in alcuni casi specifici, come il recupero abitativo dei sottotetti o la creazione di nuove unità immobiliari all’interno di edifici già esistenti. Anche se la SCIA è oggi lo strumento più usato, la DIA resta una scelta percorribile per determinati interventi.
La DIA è obbligatoria?
Non è sempre obbligatoria, ma lo diventa per lavori che non richiedono il permesso di costruire ma che sono più complessi di una semplice manutenzione. Il mancato invio della DIA può comportare sanzioni amministrative e l’interruzione dei lavori. È comunque obbligatorio farsi assistere da un tecnico abilitato per la redazione della denuncia.
Se stai pensando a lavori meno invasivi o rapidi, potresti aver bisogno di una SCIA invece della DIA. Scopri le differenze!